Racconti che i media non sono riusciti a rivelare sulla Crisi Siriana
PROGETTO
Dal momento che i media si preoccupavano solo di comunicare le novità politiche della crisi siriana e raramente informazioni che mettessero in risalto la vita delle persone, la vita delle vittime. Questo progetto riguarda la diffusione dell'effetto della Crisi Siriana. Il progetto racconta la vita dei siriani durante e dopo la guerra. Questo progetto è uno storytelling basato sulle testimonianze dei siriani che sono stati intervistati. Ogni citazione è stata graficamente illustrata da un artista, da una persona che non ha mai vissuto la guerra, spingendoli a mettersi nei loro panni e vivere questa guerra a modo loro. Facendo di questo progetto una doppia percezione e interpretazione della guerra, e la vostra diventa la terza.
RICONOSCIMENTO
Questo lavoro non sarebbe stato possibile senza i sopravvissuti che hanno accettato di rivivere le loro esperienze traumatiche durante le interviste. Per motivi di privacy, le loro identità vengono mantenute anonime. Tuttavia, siamo grati per gli sforzi che questi hanno compiuto per raccontare le loro storie e per essere ascoltati.
RACCONTI
Una doppia interpretazione della crisi
L’ARTE CREA UN FUTURO
by Aziz Chambeh
L’ARTE CREA UN FUTURO
by Aziz Chambeh
"La rivoluzione è iniziata con un Graffiti. Questo graffito è
stato disegnato da bambini su un muro della loro scuola,
raffigurando una promessa di rovesciare l’attuale presidente.
A seguito di queste circostanze, questi bambini sono stati
tenuti in prigione e due di loro hanno perso la vita sotto
tortura. La prima manifestazione è stata lanciata chiedendo
la libertà del resto dei ragazzi. La seconda manifestazione è
stata il loro funerale. Ed è così che iniziò tutto." - A.A.
SMASCHERARE L’OPPRESSORE
by Giuseppe Vallenari
SMASCHERARE L’OPPRESSORE
by Giuseppe Vallenari
“In Siria mentre che la gente moriva e massacrata, il governo
comunicò al mondo che tutto era sereno dentro il nostro
paese, disdendo I video che cirocolavano sul web. Ed è allora
che ho deciso di diventare un giornalista di guerra. Dovevo
tenere il mio lavoro segreto, altrimenti sarei stato accusato
di tradimento, e mi avrebbero condannato a morte perciò
dovevo stare molto attento. Anche l’acquisto di una macchina
fotografica in quel momento era considerato un crimine. [...]
C’era pure una volta in cui avevo una pistola puntata alla
testa, mentre il militare esaminava il mio computer.
Sentivo il bisogno di comunicare al mondo ciò che ci stava
realmente accadendo perciò, mi sono rivolto, ma in maniera
pacifica. Il giornalismo era il mio modo di esprimere la mia
resistenza.
All’inizio, filmavo le manifestazioni con il mio telefono e
passavo la scheda di memoria a mio fratello maggiore che
la nascondeva nei calzini affinché potesse consegnarla
ad un’altra persona che mandava il suo contenuto ad un
giornalista residente all’estero. [...] Dopo un po’, ho deciso di
praticare il giornalismo in maniera professionale.
Così ho lasciato l’università e mi sono comprato una
macchina fotografica professionale al mercato nero,
usandola durante le manifestazioni senza essere visto dai
poliziotti. Mandavo poi il contenuto ai media stranieri.
Ero un testimone di questo massacro, e il ruolo del testimone
era di smascherare l’oppressore.” - A.A.
DEMOLUZIONE
by Giordana Cortassa
DEMOLUZIONE
by Giordana Cortassa
“Ho lasciato il paese perché non c’era più modo che io
potessi costruire un futuro lì dentro, potrei laureami,
iniziare a lavorare, costruire una casa, e un giorno dal nulla
all’improvviso, quella casa si sbriciola tutta sulla mia testa.
Tutto ciò che costruisci in Siria viene demolito, schiacciato.” - T.D.
SCUOLA È FINITA
by Mehdi Cherni
SCUOLA È FINITA
by Mehdi Cherni
“Siamo arrivati a un certo punto in cui non sapevamo se
saremmo tornati a casa sani e salvi o no. I bombardamentI
erano casuale. Mi ricordo di stare in piedi di fronte alla mia
scuola distrutta. Era appena colpita da un missile. E c’era
un’enorme nuvola di fumo che ne usciva. Ma loro non stavano
combattendo i terroristi come affermavano nei media. Loro
miravano a noi. Ci stavano massacrando. Questo è genocidio.
Perché bombardano i quartieri popolari.”- Y.H.
CURIOSITÀ
by Giacomo Margulio
CURIOSITÀ
by Giacomo Margulio
“Un giorno, anche se non avrei dovuto, mi sono messo
nel balcone guardando ciò che stava succendendo al mio
quartiere. Tutto era camibiato, il colore, l’odore, l’atmosfera,
tutto..
Mentre che ero nelle nubi, sognando com’era la vita
prima, due missili colpiscono l’edificio vicino al nostro.
Onestamente non so cosa mi abbia preso di rimanerci
lì, congelato, magari fosse un misto di disperazione e di
curiosità. Ero sicuro di morire in quel momento, quindi
magari posso dare un’occhiata su cosa mi ucciderà. Le urla
di paura, di aiuto e di disperazione mi perseguitano ancora.
Ho ingannato la morte troppe volte, ma quella volta ciò
che ha fatto la differenza tra me e i miei vicini è stata pura
fortuna, loro erano in quell’edificio ed io ero nel mio, che tra
l’altro ormai è demolito. Quello è stato l’ultimo giorno per noi
in Siria, siamo partiti il giorno dopo per l’Egitto. [...] Quando
siamo partiti pensavamo che saremmo stati via solo per un
paio di mesi. Adesso sono 9 anni che ci siamo andati via.” - W.M.
PROTEZIONE
by Eugene Kurlandsky
PROTEZIONE
by Eugene Kurlandsky
“Siamo fuggiti dal paese perché la paura ha invaso la nostra
vita. In quel momento l’ISIS si stava avvicinando dalla nostra
città e come lo sanno tutti, loro non vengono pacificamente,
massacrano e violentano chiunque si metta sulla loro strada.
Abbiamo dovuto andarcene, ho bisogno di proteggere le mie
figlie. Verti che ho perso tutto, ma ho salvato tutto ciò che
conta per me.”- H.H.
TRE MESI
by Mohammed Guiga
TRE MESI
by Mohammed Guiga
“Quando avevo 19 anni, il mio ragazzo in quel momento
ha partecipato in una manifestazione contro il governo,
dalla quale è stato rapito e torturato per tre mesi,
causandogli la morte. Il suo cadevero era troppo deformato.
Essendo curiosa di sapere cosa gli avevano fatto, ho fatto
le mie ricerche online. Soffro ancora degli incubi causati di
quelle immagini.”
- Y.H.
STRADA SANGUINANTE
by Resaldo Ajazi
STRADA SANGUINANTE
by Resaldo Ajazi
“L’università dove studiavo era vicina al quartiere dei
Revolters ad Aleppo. E per ottenere il carburante [per poter
generare elettricità per l’Università] si doveva attraversare
un ponte in quella zona dove i cecchini aspettavano alla
fine del ponte. Una volta, eravamo una ventina di persone
attraversando il ponte, e il ragazzo proprio di fronte a me
è stato colpito dal proiettile del cecchino. Non potevamo
fermaci, se l’avessimo fatto, non saremmo riusciti a
sopravvivere. Abbiamo dovuto continuare a muoverci.” -T.D.
INSULTI E MINANCIA
by Mehdi Cherni
INSULTI E MINANCIA
by Mehdi Cherni
“I Revolters hanno installato delle barriere davanti a casa
nostra, e da allora mio padre è l’unico che usciva di casa per
un unico motivo; la spesa. Visto che ogni giovane avrebbe un
bersaglio sulla schiena, solo le persone anziane che escono
solo avendo come motivo la protezione dei loro figli. Quanto
per me, dovevo rimanere nascosto per non essere trascinato
al servizio militaro. Ma un giorno, ero stuffo di essere sempre
a casa, ho deciso di accompagnare mio padre a fare la spesa.
Siamo stati fermati dalla barriera da un ragazzo di 18 anni,
che non ci ha permesso di continuare il nostro cammino e ha
pure minacciato mio padre con il suo fucile. La situazione era
più sconvolgente di un edificio bombardato davanti a me.” - W.M.
TRAFFICO D’ORGANI
by Ilef Sebai
TRAFFICO D’ORGANI
by Ilef Sebai
“Quando la fabbrica di mio padre è stata bombardata,
abbiamo deciso di lasciare il paese. All’inizio abbiamo
deciso di andare in Australia. Dopo aver definito gli accordi
con il trafficante di persone [El Mouharreb], abbiamo
scoperto che era ricercato per traffico di organi umani,
organi umani di rifugiati siriani.” - Y.H.
MOMENTI DI SEPARAZIONE
by Arwa Kamoun
MOMENTI DI SEPARAZIONE
by Arwa Kamoun
“Lasciando casa, non ho potuto fare i miei addii ai miei
amici e alla mia famiglia, non sapevo quando potrò
rivederli, se mai lo potrò. Non sono capace a gestire bene
i momenti di separazione. Ero così entusiasta di partire.
Odiavo restare lì; Odiavo il paese che ci ha tolto tutto
anziché darci. Odiavo il fatto che non avevamo i semplici
servizi di base, come l’acqua corrente e l’elettricità.
Abbiamo dovuto percorrere lunghe distanze per ottenere
energia elettrica. La strada era pericolosa, non chiedevo oro
o smeraldi, volevo solo le basi di vita.” -Y.H.
OSCURITÀ E COLORI
by Shamel Fahmi
OSCURITÀ E COLORI
by Shamel Fahmi
“Mi vergogno di dire che quando ho attraversato i confini ero
così felice. Finalmente sono stato in grado di camminare in
sicurezza poiché negli ultimi mesi che ho trascorso a casa
non sono stato in grado di uscire poiché ero ricercato per i
servizi militari, e quando uscivo, dovevo stare molto attento.
L’unica sensazione che ho avuto è stata la paura.
Mi vergogno di dire che nel momento in cui ho attraversato
quei confini ho potuto vedere il mio futuro a colori, sono stato
in grado di respingere tutta la paura intorno a me.”
- W.M.
LUNGA STRADA
by Arwa Kamoun
LUNGA STRADA
by Arwa Kamoun
“È difficile prendere finalmente la decisione di partire,
devi prendere in considerazione molte cose come quale
strada prendere e specialmente le sue minacce, devi anche
sapere che ti stai lasciando alle spalle tutto ciò che hai
sempre conosciuto. Devi sapere che da quel momento tutto
cambierà e potresti non sentirti mai più a casa. La strada
verso la sicurezza sarà lunga e dura.” - E.S.
SOTTO IL MARE
by Yosra Bouhouche
SOTTO IL MARE
by Yosra Bouhouche
“Sono venuta con mio padre e fratello attraverso il mare. El
Balm [il gommone usato per contrabbandare le persone]
può supportare solo 40 persone e noi ne eravamo circa 60.
Il responsabile non sale sulla barca con noi, ci mostra solo
come navigarla.
Quel giorno, in mezzo al mare, il motore si rompe. Abbiamo
provato a sistemarlo, abbiamo anche provato a remare,
ma invano. Eravamo disperati, persi in mezzo al mare.
Dopo aver perso ogni speranza, abbiamo deciso di chiamare
le autorità turche. Sono venuti e ci hanno messo su una barca
più grande dove ci hanno punito, tenendoci sotto la minaccia
delle armi da sei a sette ore dove il sole ci disidratava,
dopotutto eravamo fuorilegge e meritavamo di essere puniti.
Più tardi ci hanno chiesto di fare un patto, o pagare 200
dollari per persona per portarci al sicuro fino ad Istanbul, o
ci riportano ai confini siriani. La nostra famiglia a accettato
l’accordo.
Avevo paura, questi sentimenti sono normali in una situazione
del genere, ero spaventata dall’ignoto, chiunque lo sarebbe.
Ero frustrata, mi sentivo sconfitta quando ci hanno riportato
indietro, dovevamo ricominciare da zero... Mi sono scoppiata
in lacrime e ho maledetto la mia sfortuna. Mi chiedevo perché
mi succede a me, a Siria. Mi ricordavo tutti i momenti negativi
che ho dovuto vivere, creando uno spazio scuro intorno a me.
Mio padre continuava a guardarmi senza parole, anche
lui provava la stessa cosa, e probabilmente anche peggio,
guardando la sua bambina in questo stato.” - Y.H.
SOPRA IL MARE
by Yosra Bouhouche
SOPRA IL MARE
by Yosra Bouhouche
“Due giorni dopo, abbiamo riprovato alle 2 del mattino,
non potevamo usare le torce per non essere scoperti.
Per fortuna quella notte c’era la luna piena, la sua
luce era abbastanza intensa per mostrarci la strada.
Una volta arrivati sull’isola greca, mi è sembrato che un
grande fardello fosse tolto, abbiamo iniziato a gridare
e piangere dalla felicità. Era un semplice momento, i
nostri piedi toccavano la sabbia di un paese straniero che
rappresentava una sicurezza tanta desiderata.” - Y.H.
RESPONSABILITÀ
by Arwa Kamoun
RESPONSABILITÀ
by Arwa Kamoun
“Sentivo come se fosse un’enorme responsabilità mi era
stata gettata addosso, stavo attraversando difficoltà più
grandi della mia età, ero tormentata in un modo che nessuna
persona di 21 anni lo dovrebbe mai essere.” - Y.H.
ALLA RICERCA DI SICUREZZA
by Mihail Ivanov
ALLA RICERCA DI SICUREZZA
by Mihail Ivanov
“Abbiamo preso il volo dal Libano all’Algeria e lì abbiamo
trovato un trafficante che poteva aiutarci ad attraversare
i confini con il Marocco. Tuttavia, ci ha nascosto sotto le
tegole di legno nel retro di un grosso camion. All’inizio il tipo
era gentile, ci ha dato da mangiare e da bere. Ma una volta
raggiunti I confini, per paura di essere scoperti, ha iniziato
a maltrattarci e minacciarci con le armi, assicurandosi
che capissimo chi era il responsabile. [...] In mezzo al
deserto tra l’Algeria e il Marocco c’era un fosso scavato dai
contrabbandieri, non c’era luce tranne quella della luna e
delle stelle. Eravamo circa 25 persone, camminavamo per
quella strada, c’erano donne e ragazzini, ai quali abbiamo
dato priorità a farli uscire dal fosso, usando come corde i
veli delle donne che abbiamo legato [...] Lungo la strada, ho
portato un bambino di 3 anni sulle mie spalle [...] Durante il
viaggio nel deserto, abbiamo ricevuto la notizia della morte
di un nostro amico, che ha deciso di attraversare il mare tra la
Tunisia e l’Italia. Il gommone era affondato e ha preso con se
50 persone.” - F.M.
DALLA LIBERTÀ AL PRIGIONE É UN ATTIMO
by Khaled Alaa
DALLA LIBERTÀ AL PRIGIONE É UN ATTIMO
by Khaled Alaa
“All’inizio ho lasciato la Siria per la Turchia dove sono rimasto
un paio di mesi fino a quando non ho messo a punto il mio
piano, che consisteva nel fuggire in Norvegia usando un
passaporto falso. Ho seguito il piano senza intoppi finché non
sono stato catturato salendo sull’aereo. In quel momento, ho
visto i miei sogni in frantumi come se fossero fatti di vetro.
Sono stato impriogionato per due mesi, durante i quali
nessuno ha avuto notizie di dove mi trovassi, non ho potuto
nemmeno chiamare i miei genitori per rassicurarli, per loro
sono semplicemente scomparso, cosa che ha causato loro
seri problemi di salute.” - A.B.
LA VITA IN PRIGIONE
by Daniela Squarzanti
LA VITA IN PRIGIONE
by Daniela Squarzanti
“Ho vissuto in prigione un’esperienza come nei film, tra
bullismo, furti, uccisioni e tentativi di omicidio. All’inizio
mettevo in dubbio le mie decisioni di vita che mi hanno
portato qui, magari se fossi rimasto in Siria, costretto
all’esercito, e probabilmente essere ucciso durante il servizio,
o rifiutare il servizio e farmi ammazzare comunque, sarei
rimasto almeno nel mio paese, invece di essere rinchiuso con
ogni sorta di criminali qui in un prigione Turco, condividendo
la mia cella con qualcuno che ha ucciso, tagliato e gettato
in mare 45 persone. Non piacevo a questa persona, e ogni
notte mi minacciava. In Siria, ero un attore, non ho niente
da fare con la violenza. La parte divertente della storia è che
alla fine ho stretto amicizia con questi criminali e abbiamo
iniziato un torneo di pallavolo, abbiamo anche organizzato
dei spettacoli teatrali. Adesso dopo due anni di questa
esperienza, porto le mia cicatrice con orgoglio, perché senza
loro non sarei stato così forte .” - A.B.
CHE SIMPATIA
by Mehdi Cherni
CHE SIMPATIA
by Mehdi Cherni
“Mentre che passavomo viciono ad una manifestazione, il
mio amico ed io siamo stati catturati dalla polizia e gettati
in prigione per due giorni. Ci hanno tolto i lacci delle scarpe
e le cinture. In quella cella di 3m², c’erano circa 75 persone.
Potete immaginare la situazione tra odore e simpatia.
L’unico posto disponibile dove ci si puo’ sedere era quello
vicino al water. Mi sono svegliato il giorno dopo con i rifiuti
degli imprigionati sulla mia maglietta. A quel momento ho
pensato di uccidermi, ma con cosa? mi hanno già tolto tutto ciò
che potevo usare. Ero disperato. Non c’era nessun possibilità
che la mia famiglia sapesse davvero dove mi trovavo.
Potevo marcire qui per anni e non lo potrebbero sapere.
[...] Ma per fortuna, prima che venivamo catturati ho prestato
il mio cellulare ad un ragazza che ha assistito a tutto ciò che
ci è successo. Lei ha chiamato direttamente mio padre, che è
venuto a liberarci dal pregione. A quella ragazza, devo la vita.” - W.M.
IL SALTO DI VITA
by Syrine Boubaker
IL SALTO DI VITA
by Syrine Boubaker
“Il campo in cui sono rimasto era una sorta di tende situate
al confine con il Marocco e la Spagna. Quotidianamente,
c’erano feriti e morti, principalmente perché gli africani che
cercavano rifugio saltavano un recinto elettrico di 5 metri.
Anche se sono consapevoli che le probabilità di mortalità
sono estremamente alte, lanciavano loro stessi e i loro figli
oltre la recinzione, in modo da essere immediatamente
ricoverati in ospedale. Ho dovuto guardare questa scena più
e più volte per tre mesi” - F.M.
IL VISITATORE A TARDA NOTTE
by Flamina Bonfiglio
IL VISITATORE A TARDA NOTTE
by Flamina Bonfiglio
“Era dicembre, ed eravamo circa 40 persone in ogni tenda,
non avevamo acqua corrente, e anche se l’avessimo avuto
sarebbe stata fredda come il ghiaccio dato che non c’era il
riscaldamento. Per quanto riguarda il cibo direi che era di
buona qualità ma non bastava a tutti, sareste in fila per due
ore e alla fine non avrete niente. Non c’erano servizi igienici,
solo fossati. Non c’era proprio igiene, spesso mi sveglio nel
cuore della notte per trovare topi sul mio letto. I soldi era
ovviamente l’unica salvezza per la miseria. Ma si deve stare
attento, si rischia di essere ucciso per questo. [...] La povertà
era ai suoi estremi, non dovresti mai toglierti i vestiti o le
scarpe, rischi di essere derubato e anche ucciso.” - F.M.
SEGREGAZIONE
by Miseal Lopez
SEGREGAZIONE
by Miseal Lopez
“All’epoca avevo 18 anni, la quantità di crimini a cui ho
assistito in quel campo mi caccia ancora, le aggressioni, gli
omicidi, la droga. [...] Le autorità segregavano i rifugiati anche
per le loro malattie, separavano i portatori di Ebola dai quali
dell’AIDS, dai quelli sani. Non avrei mai pensato di trovarmi
in questa situazione, sinceramente mi aspettavo di subire la
segregazione razziale ma mai quella causata di malattie.” - F.M.
SALVARE LA NUOVA VITA
by Yosra Bouhouche
SALVARE LA NUOVA VITA
by Yosra Bouhouche
“Nel campo in cui ho soggiornato, erano persone di diverse
nazionalità. Quello che ha attirato maggiormente la mia
attenzione è stato il gran numero di donne incinte, penso
che preferiscano correre il rischio di morire fuggendo il
paese, inseguendo il sogno di una vita migliore per i loro figli,
piuttosto che averli in un paese che li condanna a morte dal
loro primo sospiro.” - Y.H.
LA VITA IN CUI SI NASCE
by Omeyma Medini
LA VITA IN CUI SI NASCE
by Omeyma Medini
“Come giornalista di guerra, ho soggiornato in un campo
in Siria per quelli che hanno fuggito le loro città, ma non
riescono a lasciare il paese. E ciò che mi ha davvero toccato,
era la situazione dei neonati. Ho assistito alle circostanze in
cui sono nati specialmente nei campi, missili casuali, fame,
sete. Che vita in cui nascere! Infatti, sono preoccupato per
il loro futuro , se riuscissero a ottenerne uno. Soffriranno
sicuramente di problemi mentali. La persecuzione avrà
un grande impatto sulla loro personalità. Ed è così che ho
potuto capire come la vittima si trasforma ad oppressore.
Certamente, sono le vittime delle circostanze ma si
trasformeranno sicuamente al loro turno a degli oppressori.
Il che mi ha fatto rinunciare all’idea di avere figli. Temo che
la mia esperienza li influenzerà in un modo o nell’altro. Temo
il fatto che non avro il potere di proteggerli, anche di me
stesso. La guerra induce dei cicatrici permanenti.” - A.A.
UN URLO
by Arwa Kamoun
UN URLO
by Arwa Kamoun
“Voglio solo gridargli che le nostre tradizioni e la nostra
cultura sono diverse da quelle di questo paese. E questo
può portare a malintesi. Voglio solo gridare che non siamo
mostri, smettete di evitarci e cercate di scoprire chi siamo.
Le persone qui si aspettano che attiviamo un interruttore e
cambiamo chi siamo. Ci vuole tempo per abituarsi all’idea
che non hai più una casa. Che d’ora in poi questa è la tua vita,
questa strana terra è tutto ciò che hai.” - H.H.
CATEGORIA DI MOSTRI
by Behsir Riabi
CATEGORIA DI MOSTRI
by Behsir Riabi
“Qualsiasi siriano é destinato a guai ovunque, vieni
classificato in una certa “categoria”, etichettato come “un
rifugiato”. Il Siriano nei paesi esteri, viene trattato come
se fosse un mostro. Non ci vedono come delle persone che
hanno scappato la guerra, ma come mostro che ha creato la
guerra. [...] Vivere la guerra non trasforma una persona in una
bestia feroce. Ho rischiato tutto fuggendomi dal paese. Ho
preferito perdere la vita fuggendo che puntare una pistola ad
un’altra persona. Sono nato umano e lo sono ancora. Sono
nato su un pianeta chiamato terra e ho il diritto di vivere
in qualsiasi posto, ma il mio passaporto, mi permette di
entrare solo in tre paesi del mondo. Non ho manco il diritto
di spostarmi da una città ad un’altra qui. Sono stanco di
chiedere perchè mi trattino così. Adesso voglio solo vivere ciò
che mi è rimasto in pace.” - W.M.
BASTA
by Eugene Kurlandsky
BASTA
by Eugene Kurlandsky
“Per essere in grado di perseguire la mia vita senza essere
influenzato dai bulli, devo tapparmi le orecchie e non
fermarmi, perché non sono io che cambiara la loro ideologia,
non sono io in che cambiara il fatto che il mio il passaporto
mi consente di entrare solo tre paesi. Ho bisogno di tapparmi
le orecchie per poter avere una giornata tranquilla, che non
finisca con il mio suicidio” - W.M.
SIAMO TUTTI ESSERE UMANI
by Shadia Abulkadir Rodrìguez
SIAMO TUTTI ESSERE UMANI
by Shadia Abulkadir Rodrìguez
“Le persone dovrebbero vedere i rifugiati come esseri umani
proprio come loro, e non dei mostri. Siamo degli esseri
umani separati dalle cose su cui non abbiamo ne scelta né
potere, tale il nostro origiano, o lingua o colore di pelle. E non
dovrebbero considerarsi più importanti di noi. E quanto per
noi, non dovremmo considerarci meno importanti di loro.
Tutti i politici ci vedono come un branco. Le nostre vite sono
solo delle pedine nei loro giochi politici ed economici. Gli altri
paesi hanno cercato di portare la “pace” fornendo gli armi alla
resistenza. La pace non è mai stata la loro intenzione, finché
tutti I parti hanno degli armi, la guerra non finisce mai. La
nostra agonia ha sponsorizzato questa guerra commerciale.” - A.A.
UNA GUERRA DISONESTA
by Leena Zveklin
UNA GUERRA DISONESTA
by Leena Zveklin
“Per rispondere alle loro critiche riguardando la nostra fuga
e la scelta di non combattare per il nostro paese, direi che
anche se fossimo rimasti a casa e volevamo lottare per i nostri
diritti, non ci schiereremo contro una parte ovvia. Dovremmo
combattare tutti i paesi. Questa È una guerra disonesta,
moriremmo tutti, buoni o cattivi, moriremmo.” - Y.H.
LA TERORIA DELLA DEPRESSIONE
by RF. Pangborn
LA TERORIA DELLA DEPRESSIONE
by RF. Pangborn
“Dopo aver attraversato la depressione, ho imparato
a vedere la verità dietro questa nozione. La mia teoria
della depressione è che rappresenta la voce della verità
dentro di se stesso che grida di cambiare il proprio
percorso. La depressione fa male e non puoi curarla
con una pillola. È una cosa che devi affrontare. La
depressione ti aiuta ad affrontare i tuoi pensieri peggiori.
In guerra le uniche cose che dovevo affrontare erano pistole e
fucili. E dopo ho dovuto affrontare me stesso, i miei pensieri,
che era molto più difficile che guardare la morte negli occhi.” - A.A.
IL COMPAGNO OSCURO
by Violet Welsh
IL COMPAGNO OSCURO
by Violet Welsh
“Prima della guerra, avevo tutto, una casa, un’auto, un lavoro
,una fidanzata che è morta tra le mie braccia, e una madre
che è stata sparata davanti ai miei occhi.
Ho perso la mia famiglia, la mia casa, il mio lavoro. Avevo
tutto e ho perso tutto. Avrei voluto che un membro della
famiglia mi prendesse la mano e starmi vicino. Però non mi
è rimasto nessuno, neanche le loro fotografie. L’unico modo
per rivedergli sarebbe nei miei sogni, oppure nei miei incubi,
rivivo i loro momenti di morte quasi ogni notte. Sono in
oscurità.
Non importa cosa fai o dove ti trovi, la guerra ti dà la caccia
per sempre. Ti sta in agguato quando meno te lo aspetti.
Diventa il tuo compagno più oscuro. Vive nel tuo nucleo.” - E.S.
GUERRA NELLA MIA MENTE
by RF. Pangborn
GUERRA NELLA MIA MENTE
by RF. Pangborn
“Sono stanco di chiedermi perché è successo a me, o a noi.
Sono stanco di continuare a ricevere la notizie di morte della
mia famiglia. Sono stanco di questa sensazione di impotenza,
mio padre è morto in Dicembre scorso, e non potevo essere
con la mia famiglia. Sono 6 anni che ci siamo separati, e ogni
anno ci provo con i documenti a raggiungerli nella Arabia
Saudita e ogni anno la mia richiesta viene rifutata.
Sono stanco di svegliarmi ogni giorno sapendo che la mia
vita non ha un senso. Sono stanco di questa guerra nella mia
mente.” - W.M.
IL FIGLIO DELLA REVOLUZIONE
by Neyla Hilali
IL FIGLIO DELLA REVOLUZIONE
by Neyla Hilali
“Sono figlio della rivoluzione. Sono nato in questa
rivoluzione, oppure rinato. La rivoluzione rappresenta il
cambiamento. ed io sono cambiato molto. Ha piantato in
me i semi del cambiamento. Cambiare se stesso è molto più
difficile che entrare in guerra. Sono rinato dopo la guerra.
La ragione di questa analogia viene dall’ atto doloroso del
parto. Il tormento del parto colpisce la madre e il bambino.
La più grande transizione della nostra vita è il passaggio dal
grembo materno al mondo esterno. Questa rivoluzione ha
portato alla mia rinascita, e in effetti è stata dolorosa” - A.A.
MASQUERADE
by Hadhemi Tira
MASQUERADE
by Hadhemi Tira
“Questa guerra mi ha cambiato molto, non credo più nè
nel nazionalismo nè nella religione, e sopratutto nella
appartenenza al mondo arabo. Questa crisi mi ha aiutato a
costruire una nuova persona di me stesso. [...] Per quanto
riguarda le persone che sono diventate ancora più religiose
durante la guerra, penso che la loro fede fosse la loro unica
speranza di salvezza in questa vita o nell’altra. [...] La guerra è
considerata come la droga, qualunque cosa tu senta o pensi
viene amplificata, il che significa che se sei già una persona
religiosa, manterresti quella speranza di salvezza, e se tendi
ad essere più agnostico, inizierà a mettere in discussione Dio
e il suo piano divino. La vita non è altro che un grande teatro.
una festa in maschera.” - A.A.
AFFRONTARE LA REALTÀ
by Mihail Ivanov
AFFRONTARE LA REALTÀ
by Mihail Ivanov
“Durante la guerra, ho imparato una lezione che
mi è rimasta impressa ancora fino ad oggi, ho
imparato ad affrontare la realtà senza drammi.
Ho imparato a non temere la morte. Superare
questa paura ti libera in un certo modo. Sul campo
di battaglia vedi estranei disposti a morire per
proteggersi l’un l’altro.
Non riesco a precisare, se fosse stata la speranza o
la disperazione che rendeva le persone disposte a
sacrificarsi?
[...] Per quanto mi riguarda, sono entrato nel
tribunale dell’ISIS in cerca di un amico scomparso,
reagendo ad una voce che proclamava il suo
imprigionamento lì.
Dovevo cercarlo, non aveva nessun altro tranne
me. Non avrei mai immaginato di camminare
volontariamente nel territorio dell’ISIS, e persino
di uscirne vivo.” - A.A.
L’UNICO DIO
by Rosie Hearne
L’UNICO DIO
by Rosie Hearne
“Ho imparato che il tempo è l’unica costante nella nostra vita.
Tutto puo cambiare improvvisamente e sorprenderti tranne il
tempo può. Ecco perché personalmente lo considero l’unico
Dio. Il tempo è un’arma letale. Quando ero in guerra mi
sentivo come se avessi 50 anni, anche se ne avevo solo 21. E
ora, dopo aver fatto pace con me stesso, non sento nemmeno
la mia vera età, mi sento più giovane molto più giovane.” - A.A.
SPOSA BAMBINA
by Anna Pellacani
SPOSA BAMBINA
by Anna Pellacani
“Un paio di anni fa, I genitori cercavano di dare via le loro
piccole figlie ai rifugiati siriani in Europa, per portarle al
sicuro, fuori di questo paese. Così può andare in Europa con
un visto, era un modo molto più sicuro che parire tramite i
trafficanti di persone.” - W.M.
SPACCIATORI DELLA CRISI
by Khawla Zayoud
SPACCIATORI DELLA CRISI
by Khawla Zayoud
“Dal 2015, un gran numero di siriani ha iniziato a lasciare la
Siria avendo l’Europa come destinazione. Il che ha creato
un intero mercato di contrabbando di persone. Se non ti è
piaciuto il primo, ti piacerà il secondo, o il terzo e così via. Si
competono / si scontrano persino con i prezzi, se il primo ti
chiederà 3000 dollari, quello accanto a lui ne chiederà 2500.
etc ... Io li chiamo gli spacciatori della Crisi.” - Y.H.
STRADA DELLA MORTE
by Miseal Lopez
STRADA DELLA MORTE
by Miseal Lopez
“Non esiste un modo di fuga completamente sicuro, C’ è
sempre il 50% di possibilità di vivere e il 50% di possibilità di
morire. Perdere la vita è semplicemente normale su questa
strada. Ma la domanda sarebbe “perché qualcuno dovrebbe
correre questo rischio?”, la risposta sarebbe che sei morto in
entrambi i casi. Rimanare in Siria, o andarsene, sei morto lo
stesso. Il paese intero veniva bombardato con i missili. Non
miravano gli edifici che contengono milizie terroristiche,
bombardavano tutti. Si doveva scegliere tra morire in Siria,
oppure morire cercando la propria libertà.” - F.M.
AGITALO FINO A CHE AFFONDI
by Bochra Taboubi
AGITALO FINO A CHE AFFONDI
by Bochra Taboubi
“A chiunque abbia la possibilità di andarsene della Siria,
glielo auguro dal cuore. Classificherei il pericolo di
contrabbando di persone al 95%. Ospitando tutti questi
refugiati di una maniera che ha superato le loro capacità, I
paesi dell’ europa ormai cercano di aneegare I refugiati prima
che raggiungono il loro territorio. Ci sono stati dei periodi
in cui il traffico di persone era molto difficile, per esempio
per raggiungere la Germania, ci si puo mettere due mesi
per strada, attraversando I paesi a piedi. Durante questo
viaggio, le persone affrontano tutti i tipi di rapine e truffe.
Prima, c’erano dei momenti, Il governo Turco e quello Greco,
provavano un po’ d’empatia verso I refugiati, chiudendo
un occhio alle barche che provano a passere, e cerano dei
momenti in cui scuotavano la barca fino ad affondarla.”
- T.D.
LA LUNA
by Hamza Alhariri
LA LUNA
by Hamza Alhariri
“Da quando la casa è andata a fuoco, la luna è diventata più
chiara.” - H.R.
LIGHTOUTLET
by Hamza Alhariri
LIGHTOUTLET
by Hamza Alhariri
“Le persone anziane prendono tempo per decidere se
andarsene o rimanerci, sono più attaccate alle loro case
rispetto alle giovani generazioni. Continuano a rimandare la
fuga nella speranza che forse un giorno ci verebbe un miracolo
e saremmo salvati. Cercano sempre un lightoutlet che gli
promette la speranza. Ma a un certo punto, abbandonano le
loro case come la speranza li ha abbandonati.
[...] Una volta partiti, le persono cercano sempre qualcuno
che abbia la possibilità di fotograffare le loro case, anche se
sono demoliti. Non so dire se le fotografie avrebbero dovuto
darci tristezza o calore.” - W.M.
LO SCHERZO DI TUTTI I TEMPI
by Khouloud Khalid
LO SCHERZO DI TUTTI I TEMPI
by Khouloud Khalid
“Con questa guerra ho imparato a vedere oltre le bugie che ci
sono state raccontate sin da infanzia, è la mia preferita è che
noi arabi ‘siamo fratelli’ [...]
Chiedere un reazione più forte? Fondamentalmente non
abbiamo ricevuto alcun reazione del mondo arabo, soltanto
la negligenza e l’indiferrenza. ‘Siamo Fratelli’ è lo scherzo di
tutti i tempi. Non esiste un mondo arabo.” – T.D.
UN FUTURO MASSACRATO
by Eugene Kurlandsky
UN FUTURO MASSACRATO
by Eugene Kurlandsky
“Ho smesso di sperare e pianificare il futuro. Ho fatto pace
con il fatto che non avrò il futuro che ho sempre desiderato.
Ormai ho perso 9 anni della mia vita. Non ho avuto il tempo
di pensare. Non ho avuto la libertà di agire. Ora voglio solo
vivere in pace. Come posso ricominciare tutto da capo
quando anche la mia esistenza in questo paese è illegale.
Forse un giorno sarò in grado di farlo, solo se sarò in un paese
in cui rispetta la mia esistenza e mi vede come un cittadino,
ma soprattutto un paese che mi vede come un essere umano.” - W.M.
NOTIZIE POLITICHE
by Amina Methanni
NOTIZIE POLITICHE
by Amina Methanni
“Non seguo mai i media, preferirei ricevere le mie notizie dai
social media, dalle persone che sono rimaste lì, quelli che
vivono la situazione. Sono loro che trasmettono la verità
assoluta [..] I media si occupano solo di comunicare le notizie
politiche della crisi e raramente le informazioni che mettono
in luce la vita delle persone, la vita delle vittime, come se
la guerra non includesse vite, come se fosse qualcosa di
assoluto. Semplicemente, non si preoccupano della vita delle
persone, si preoccupano solo delle cose politiche.” - H.R.
AUTODISTRUTTIVO
by Heba Mugahid
AUTODISTRUTTIVO
by Heba Mugahid
“Personalmente, un paio di anni fa sarebbe stato qualcosa di
impensabile di uccidere per proteggere qualcuno a chi voglio
bene. Ma oggi non credo che sarebbe ancora la mia posizione.
Siamo in guerra, e quando guardi la morte negli occhi ogni
giorno, il tuo istinto di sopravvivenza entra in gioco, uccisi,
o viene ucciso. Preferirei morire proteggendo i miei cari
piuttosto che arrendermi. Adesso che abbiamo visto tutte
queste atrocità, I nostri esseri e pensieri sono ridefiniti. Ormai
abbiamo problemi di fiducia e abitudini autodistruttive.” - E.S.
SEMBRA UN PARADISO
by Dan Raffael
SEMBRA UN PARADISO
by Dan Raffael
“L’elettricità e l’acqua sono disponibili solo per un’ora al
giorno. Quei 60 minuti rappresentano il paradiso. Per quanto
riguarda le spese, una famiglia di cinque persone è alimentata
dallo stipendio mensile di una persona che sarebbe 40
dollari. Il governo ha umiliato i suoi cittadini, diviettando loro
i diritti umani. Purtroppo sono riusciti a domarli. Adesso sono
grati per così poco di una maniera di dimenticarsi la ragione
per cui combattono. Questo è disumano.” - W.M.
LA TERZA GUERRA MONDIALE
by Debashis Sarkar
LA TERZA GUERRA MONDIALE
by Debashis Sarkar
“Fra la rivoluzione e la guerra c’è una linea sottile. Quando
si parla di terra, se metti una parola contro una pistola sul
campo di battaglia, il vincitore è ovvio. Tuttavia, una pistola
ha i suoi limiti però l’idea non muore mai. [...] La guerra in
Siria è infatti la terza guerra mondiale, tranne che questa
volta, questi paesi sono diventati più intelligenti, non hanno
avuto spargimento di sangue sulle loro terre, l’hanno portato
su quello nostro. [...] Gli Stati Uniti, Russia, Iran, Turchia, ISIS,
è un massacro, tutti si combattono tra di loro, e tutto questo
per il petroli questo maladetto oro nero.” - A.A.
SENZA LA GUERRA
by Kristina Kostova
SENZA LA GUERRA
by Kristina Kostova
“La guerra è arrivata e ci ha portati via dalle nostre case,
dal nostro paese. Mi manca la Siria, mi manca vederla senza
guerra e senza lacrime.” - E.S.
Squadra
Ilef Sebai
Project Planner
Volunteering Artists
Mohammed Guiga
Graphic Design Professor - Tunis
Syrine Boubaker
Visual Artist - Paris
Yosra Bouhouche
Interior Designer - Paris
Bochra Taboubi
Visual Artist - Tunis
Arwa Kamoun
Event Designer - Genoa
RF Pangborn
Painter - New Jersey
Dan Raffael
Visual Artist - Batangas City
Mihail Ivanov
Painter and Photographer - Genoa
Aziz Chambeh
Product Designer - Tunis
Giuseppe Vallenari
Artist - Brescia
Giordana Cortassa
Artist - Genova
Mehdi cherni
Italian Professor - Tunis
Giacomo Margulio
Artist - Napoli
Eugene Kurlandsky
Visual Artist - Tel Aviv
Resaldo Ajazi
Painter and Photographer - Genoa
Shamel Fahmi
Robotics Researcher - Cairo
Khaled Alaa
Software Engineer - Leipzig
Daniela squarzanti
English Professor - Ferrara
Flamina Bonfiglio
Visual Artist - Roma
Miseal Lopez
Artist - Chihuha
Omeyma Medini
Visual artist – Tunis
Beshir Riabi
Architect – Tunis
Shadia Abulkadir Rodrigez
Artist - Galcia
Leena zvklin
Visual Artist - Nantes
Violet welch
Artist - Maine
Neyla Hellali
Visual Designer - Tunis
Hadhemi Tira
Visual Designer - Tunis
Rosie Hearne
Visual Artist - Falmouth
Anna Pellacani
Artist - Modena
Khawla Zayoud
Interior Designer – Tunis
Hamza Alhariri
Photographer - Beyrouth
Khouloud Khalid
Computer Scientist - Cairo
Amina Methanni
Interior Designer - Ferrara
Heba Mugahid
Material Science Researcher - Genova
Debashis Sarkar
Artist - Calcutta
Kristina Kostova
Artist - Sofia
Un ringraziamento speciale agli artisti che si sono offerti volontari in questo progetto.
Senza di voi, questo non sarebbe stato possibile.
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